lunedì 2 febbraio 2015

Comunicato stampa n. 2/2015

Villavallelonga (AQ), 2 febbraio 2015 - A partire dalla scorsa estate sono stati avvistati a Villavallelonga, all’interno del territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, numerosi cuccioli di volpe. La permanenza degli stessi nelle praterie adiacenti al sentiero R1 (in particolare nella località Prati d’Angro-Vallone Ciafassa), percorribile anche dai veicoli a motore, ha favorito, con il passare del tempo, il replicarsi di comportamenti scorretti da parte di chi, inconsapevolmente e in assoluta buona fede, ha approfittato del loro atteggiamento confidente per avvicinarli, accarezzarli, scattare foto e offrirgli cibo.

Tali comportamenti si sono ripetuti durante tutti i mesi estivi come anche documentato dalle numerose fotografie che sono state pubblicate sui social networks.

Con l’arrivo della stagione invernale e con la comparsa della prima neve i volpacchiotti, spinti dalla fame e ormai abituati alla presenza e all’offerta di cibo da parte dell’uomo, si sono spinti giù per la valle fino all’abitato di Villavallelonga, rimanendo spesso uccisi in investimenti su strada.

L’Associazione, consapevole della gravità del fenomeno, in linea con la campagna di sensibilizzazione già avviata dall’Ente Parco “Se mi tocchi mi uccidi” - mirata ad informare sulla necessità di non toccare i cerbiatti e i piccoli di capriolo che si incontrano, durante i mesi primaverili, sui sentieri o anche lungo il ciglio della strada - vuole richiamare l’attenzione sul rispetto dei principi di correttezza comportamentale.

Pertanto essa, con il patrocinio del PNALM, ha realizzato il Manifesto “Non avvicinare e non offrire cibo alle Volpi, Garantiamogli un futuro di libertà” al fine di prevenire ed evitare il ripetersi di spiacevoli situazioni come quella attuale.

L’offerta di cibo ai selvatici, infatti - per quanto possa essere considerato un gesto di bontà nei loro confronti - ne compromette l’istinto e la capacità di cacciare, arrivando persino ad impedire la stessa sopravvivenza in natura.

Si invitano, perciò, la popolazione ed i visitatori al rispetto di tutte le risorse naturali, osservando, in particolare, il divieto di avvicinare e offrire cibo alla fauna selvatica, a censurare e segnalare agli Enti preposti ogni comportamento che non sia compatibile con il buon senso e la normativa vigente in materia.

L’Associazione D.F.P.