Villavallelonga e i suoi tesori


Villavallelonga è l’ideale per trascorrere una vacanza rilassante all’insegna della natura, del turismo verde e della riscoperta dell’autenticità rurale. 
Siamo in un piccolo centro abitato della Provincia dell'Aquila, di circa novecento abitanti posto all'apice della Vallelonga, a 1.005 m.s.l.m., a soli 130 km da Roma e Pescara.

La più grande risorsa del nostro paese è la spettacolare importanza paesaggistica

At Night - Foto: Valentino Mastrella

Panorama - Foto: Sisto Lippa

Le nostre montagne - Foto: Vincenzo Cartenì 

Di grande interesse culturale, turistico e naturalistico è la massiccia e variegata presenza di specie animali e vegetali. Il nostro territorio rientra nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e Villavallelonga fu tra i Comuni che già nel 1921 affittarono parte dei propri territori all’Ente, permettendo così l’istituzione del Parco (http://www.parcoabruzzo.it/).

Prati d'Angro - Foto: Sisto Lippa

Area Pic-Nic, località Pozzo - Foto: Vincenzo Cartenì 
Vista sul Serrone - Foto: Nunzio Lippa

Il centro abitato ospita il Centro di Educazione Ambientale dell’Orso e un'area faunistica dove è possibile ammirare Yoga, un esemplare adulto di Orso bruno marsicano e alcuni Cervi. L'area faunistica ha ospitato per più di 15 anni il famoso orso Sandrino, morto nel 2015 alla longeva età di 34 anni, costituendo un vero record per la specie.  
Area Faunistica dell'Orso (Sandrino) - Foto: Vincenzo Cartenì

Area Faunistica del Cervo - Foto: Sisto Lippa

Presso il Centro è possibile acquistare la carta dei sentieri del Parco, chiedere informazioni sulle varie escursioni e partecipare alle iniziative di educazione ambientale organizzate. 

Tra gli altri animali è d’obbligo annoverare il Lupo appenninico, il Cervo e il Capriolo.

Capriolo - Foto: Giuseppe Bianchi


Cervo nobile - Foto: Nunzio Lippa


Cinghiale - Foto: Pasquale Cocuzzi

Già da qualche anno è stata accertata, censita e documentata la presenza di esemplari di Camoscio d'Abruzzo nel territorio di Villavallelonga. Fino ai primi anni del secolo la popolazione di camoscio era distribuita anche sui Monti Marcolano, delle Vitelle e Ceraso,  prima di scomparire a cavallo tra le due guerre mondiali.


Camoscio d'Abruzzo - Foto: Nunzio Lippa
Tra i tanti uccelli presenti, è possibile avvistare facilmente varie specie di rapaci, come la maestosa Poiana, e per i più fortunati, in alcuni particolari periodi dell’anno, è indescrivibile lo spettacolo visivo che offre l’Aquila Reale.

Ghiandaia - Foto: Nunzio Lippa
Piccolo di Gufo comune - Archivio D.F.P.
Gracchio alpino - Foto: Nunzio Lippa
Negli ultimi anni ricerche condotte dall'Ente Parco e coordinate dal Prof. Danilo Russo hanno portato a ritrovamenti di alcune specie di Pipistrelli che si ritenevano estinti nell'Appennino centrale.
Nel comune di Villavallelonga sono state rinvenute ben 25 specie diverse sulle circa 30 presenti in Italia.
La presenza diffusa di pipistrelli è un indicatore della forte integrità ambientale del territorio .

Myotis myotis - Foto: Luca Cistrone, Danilo Russo

Barbastello su roccia - Foto: Luca Cistrone, Danilo Russo

 Plecotus auritos - Foto: Luca Cistrone, Danilo Russo

Non meno importante è la flora rigogliosa. Caratteristici sono i boschi di Faggio e Cerro ma anche la presenza di esemplari di Acero, Rovere e Farnia, stazioni residue di Pioppo e numerose specie vegetali endemiche.

"Successioni dinamiche" - Foto: Nunzio Lippa

Crochi e faggio - Foto: Nunzio Lippa


"La Tavolozza" - Foto: Riccardo Granaroli

Nel territorio di Villavallelonga sono state rinvenute circa cinquanta specie diverse di orchidee, tra cui la rarissima "Orchidea Fantasma" che fiorisce solo in particolari condizioni e può restare sotto terra per diversi anni sfruttando le sostanze accumulate dalla simbiosi con un fungo.

Orchis simia, Colle Cerri - Foto: Sisto Lippa
Orchis ustulata, Cava delle Pietre - Foto: Sisto Lippa
Ophris scolopax - Foto: Sisto Lippa

Già da alcuni anni ha rivestito un forte interesse scientifico il ritrovamento di alcuni nuclei di Faggi secolari nella Val Cervara ad oggi riconosciuta come la Faggeta più antica d’Europa.
Val Cervara è stata inserita nella rete europea delle foreste vetuste ed è stata candidata al riconoscimento UNESCO di patrimonio mondiale dell’umanità.

Rudiste in Val Cervara - Foto: Sisto Lippa
Acqua Puzza, Val Cervara - Foto: Sisto Lippa

Foresta Vetusta, Val Cervara - Foto: Sisto Lippa

Degna di nota è l'abbondante presenza di Tasso nel Vallone Tasseto (da cui esso prende nome).

Vallone Tasseto - Foto: Nunzio Lippa
Torrente Valle Fossato - Foto: Nunzio Lippa
Torrente del Vallone Tasseto - Foto: Nunzio Lippa
  
Precursore delle strategie di conservazione, che hanno permesso il mantenimento di gran parte degli habitat naturali del nostro territorio, fu il botanico e nostro compaesano Loreto Grande, al quale sono stati intitolati già negli anni '80 un Giardino Botanico e nel 2010 una Fondazione che si prepone lo scopo di studiare, valorizzare, e sfruttare responsabilmente le nostre realtà naturali (www.fondazionegrande.it).

Veduta dal Giardino Botanico L. Grande - Foto: Sisto Lippa

Giardino Botanico L. Grande - Foto: Sisto Lippa

Nel 2010 è stata riallestita la Biblioteca Comunale intitolata al Preside Domenico Grande, altra personalità riconosciuta e ricordata per la sua lunga attività prestata nell'Amministrazione Comunale e nel Parco.

Il nostro territorio è costituito principalmente da un insieme di catene montuose il cui range altitudinale varia da 900 a 2.000  m.s.l.m.
Caratteristica è anche la presenza residuale di circhi glaciali e di grotte di origine carsica come la Grotta del Tasseto.
Tale contesto geomorfologico, caratterizzato da  giovani promontori tipici dell'Appennino centrale, dall'aspetto alpino, offre la possibilità di organizzare suggestive escursioni in un contesto naturale incontaminato.

Veduta - Foto: Nunzio Lippa

Grotta del Trasòre, Vallone Tasseto - Foto: NDP

Balzo di Ciotto - Foto: Nunzio Lippa
Centro di soggiorno estivo ed invernale, offre interessanti itinerari escursionistici anche per la pratica dello sci di fondo, rivalorizzata grazie all'istituzione di uno Sci Club locale.

Passeggiata sulla Neve - Ediz. 2009 - Foto: NDP

Sci da fondo nel Parco - Foto: Nunzio Lippa

Nevicata del 2012 - Foto: NDP

Il paesaggio risulta non meno suggestivo  per gli appassionati di mountain bike che, specie negli ultimi anni, hanno riscoperto questo sport anche come un'antica pratica risalente ai tempi degli antichi Tratturi
La presenza  di strutture di svago (bocciodromo, campo sportivo, ecc.) e la possibilità di praticare numerose escursioni anche a cavallo, permettono al turista di trascorrere al meglio il proprio tempo libero.
Nel Comune di Collelongo (a soli 3 km di distanza) è stata attrezzata una piscina, che nel periodo estivo è molto frequentata.

Fonte Astuni - Foto: Sisto Lippa

Rifugio Coppo dell'Orso - Foto: Nunzio Lippa

Percorso delle Fonti - Foto: Sisto Lippa

A livello storico culturale, il borgo è stato recentemente riportato alla luce dopo il rovinoso terremoto del 1915, con un lavoro di recupero delle antiche rovine, che oggi ospitano un Museo itinerante intitolato “Storie di piante, pastori, streghe e briganti”. 


Borgo Antico - Foto: Sisto Lippa

Via Carminaro - Foto:  Vincenzo Cartenì

Via Lippa - Foto: Vincenzo Cartenì

Borgo Santa Maria - Foto: Meng Jian

La vita agricola e pastorale raffigurata da utensili rinvenuti, si associa alle manifestazioni di antiche attività esoteriche, attribuite alla presenza di monili, amuleti, talismani e libri, che rimarcano come la religione popolare possa mescolarsi alla superstizione.

Borgo Antico - Foto: Nunzio Lippa



"Passeggiata nel vicolo" - Foto: Simone Pennazza


Madonna delle Grazie - Foto: Meng Jian

I briganti, “personaggi misti tra mito e realtà”, erano soliti rifugiarsi in questi monti. 
Nel museo è possibile ammirare la conformazione del vecchio centro abitato che vedeva come protagonista la chiesa, l’architettura delle vecchie case, un vecchio forno in pietra, suggestivi portali con chiavi di volta raffiguranti le realtà sociali e le credenze locali.


Percorso museale "I Briganti" - Foto: Vincenzo Cartenì


Ruderi nella parte antica - Foto: Meng Jian


"La strega...non entrerà!" - Foto: Sisto Lippa

Le numerose fontane e fonti naturali che caratterizzano il "Percorso delle fonti", forniscono ai residenti e ai turisti acqua pura e cristallina, ciascuna dotata di specifiche proprietà chimico-fisiche. 


Fonte Mosciolina - Foto: Sisto Lippa

Fontana Tricaglio - Foto: Vincenzo Cartenì

Fonticella - Foto: Sisto Lippa

A tutto ciò si aggiunge la presenza sparsa di edicole, chiese e graziose cappelle di montagna.

Madonna del Canneto - Foto: Vincenzo Cartenì
S. Giovanni - Foto: Vincenzo Cartenì

 S. Antonio - Foto: Mario Aielli

Il vero motore trainante della nostra accoglienza turistica è però la realtà associativa che crea un’offerta complementare interessante, originale e variegata, per lo più volta alla riscoperta di antiche tradizioni e vocazioni popolari attraverso percorsi enogastronomici e sagre. 

"Racconti", di Proloco Villavallelonga - Foto: Sisto Lippa

La Terrata dello Sci Club - Foto: Vincenzo Cartenì

"Le Terrate aperte", 15-16 Agosto - Foto: Vincenzo Cartenì

Molte sono le manifestazioni che nel corso dell’anno riempiono il calendario degli eventi di Villavallelonga, come “Un paese di presepi”, la Giornata Ecologica e il Concorso Recycled Art, il percorso enogastronomico-culturale “Le terrate aperte”, il “Mercatino delle creazioni manuali” e tanti altri eventi (www.prolocovillavallelonga.it).

"Mercatino delle creazioni manuali" Ediz. 2011 - Foto: Vincenzo Cartenì

"Un Paese di Presepi" Ediz. 2011, di D.F.P. feat. Leucio Bianchi

Come in ogni piccolo paese è tipica la venerazione dei Santi.
Tra le tante tradizioni che hanno suscitato diversi interessi, anche per tesi di laurea e pubblicazioni antropologiche, caratteristica è quella che riguarda la festa di Sant’Antonio Abate, durante la quale viene rinnovato anno dopo anno il rito della Panardaproposta per il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO. 


S. Antonio Abate 2012 - Foto: Nunzio Lippa

Il rito del Fuoco - Foto: Nunzio Lippa

Prestigio e vanto religioso per il paese è rappresentato dalla figura di Don Gaetano Tantalo, personaggio in via di beatificazione, sulla tomba del quale ha pregato Papa Giovanni Paolo II, che amava passeggiare nei Prati d'Angro.

Statua bronzea di Don Gaetano Tantalo, di F. Marcangeli

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